Il Giudice deve valutare in sentenza se rispondono all’interesse dei minori gli accordi assunti dai genitori in merito all’affidamento e al mantenimento della prole
La circostanza che, ai fini della disciplina dei rapporti tra i coniugi e di quelli con la prole, la sentenza sia di separazione personale, che di divorzio abbia tenuto conto delle concordi indicazioni delle parti, non consente di attribuire natura negoziale alle condizioni in essa stabilite, il cui recepimento costituisce il risultato di un’autonoma valutazione giudiziale, soprattutto nella parte avente ad oggetto l’affidamento della prole e la determinazione del contributo dovuto per il suo mantenimento, in ordine ai quali le richieste dei genitori non assumono carattere vincolante, perché il giudice del merito deve ispirarsi, nelle relative scelte, all’esclusivo interesse della prole e, quindi, valutare, anche in occasione della sottoposizione dell’accordo, la rispondenza dello stesso a detti criteri. Così ha stabilito la Cass. civile, sez. I, ordinanza 4 luglio 2023, n. 18785.