Revoca della donazione per ingratitudine
La donazione è revocabile per ingratitudine qualora il donatario manifesti un sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità del donante, contrastante con il senso di riconoscenza e di solidarietà che, secondo il comune sentire, dovrebbe invece improntarne l’atteggiamento.
Tale manifestazione è integrata qualora il donatario di un immobile, poi concesso in comodato al donante, agisca per ottenere la liberazione dell’immobile dal donante medesimo, ormai novantenne e privo degli affetti familiari più prossimi, a mezzo di una intimazione formale, non preceduta da alcun contatto diretto e personale, e ciò a prescindere da qualsivoglia valutazione circa la legittimità di tale domanda di restituzione (Cassazione civile, sez. II, ordinanza 13/08/2018 n° 20722).