Casa familiare revocata alla madre, se la figlia maggiorenne decide di convivere con il padre
In caso di divorzio, è legittimo che la madre perda la casa familiare, nel caso in cui decida di trasferirsi e la figlia maggiorenne, non ancora economicamente sufficiente, maturi la decisione di andare a convivere con il padre. La Suprema Corte non ha dubbi: «alla cessazione della convivenza tra genitore e figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente, conseguentemente alla scelta del primo di cambiare residenza, consegue la revoca dell’assegnazione della casa coniugale per carenza dei relativi presupposti».Così ha deciso la Corte di Cassazione con ordinanza 22746 del 28.09.2017.