Reati contro il patrimonio: truffa sentimentale
La Corte di Cassazione Penale, sez. II, nella sentenza n. 25165 dell’11 aprile 2019 ha stabilito che integra il delitto di truffa la condotta di chi simula sentimenti di amore, coordinando la menzogna in merito ai propri sentimenti con ulteriori e specifici elementi, quali ad esempio il proposito di una vita in comune, idonei ad avvolgere la psiche del soggetto passivo in modo da assumere l’aspetto della verità e ad ingenerare nella vittima, a lui sentimentalmente legata, la falsa convinzione della realizzazione di quel progetto al fine di indurla al compimento di atti di disposizione patrimoniale a ciò destinati (nella specie, consistenti nell’acquisto e cointestazione di un immobile e di quote societarie).