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Phishing: è la Banca a pagare i danni se gli hacker “svuotano” il conto corrente on line

Il Tribunale di Parma ha accolto la domanda di risarcimento del danno patrimoniale patito avanzata da un correntista bancario, il quale aveva denunciato la scoperta dell’effettuazione, a sua insaputa, di bonifici eseguiti da terzi con prelievo sul proprio conto corrente on line. Il giudice emiliano, rifacendosi a principi ormai consolidati in giurisprudenza in materia di responsabilità contrattuale, ha condannato l’istituto di credito a risarcire il danno occorso al proprio cliente, essendosi confermata in giudizio, nella fattispecie, la non corretta operatività del servizio bancario mediante collegamento telematico. Essa, al contrario, rientra a pieno titolo nel rischio d’impresa del prestatore dei servizi di pagamento, con la conseguenza che ricade sulla banca una responsabilità di tipo oggettivo o presuntivo, da cui la stessa va esente solo provando, quanto meno in via presuntiva, che le operazioni contestate dal cliente siano allo stesso riconducibili.