Il genitore che rifiuta i vaccini e propone cure omeopatiche rischia di vedersi escludere dall’affidamento condiviso dei figli per quanto riguarda le decisioni attinenti alla loro salute
Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, con ordinanza n. 3913/2018 che ha rigettato il ricorso di una donna, affetta da qualche piccolo disturbo psichico, che aveva rifiutato per i figli le cure tradizionali e i vaccini, prediligendo trattamenti omeopatici e cure di patologia mediante regolamentazione del regime dietetico. Nel caso di specie, gli accertamenti peritali protratti nel tempo hanno esaminato entrambi i genitori nei rapporti tra loro e con i figli e hanno individuato la soluzione più tutelante per i minori nella collocazione presso il padre, poiché la madre aveva dimostrato di non essere ancora in grado di assumere i comportamenti più adeguati nei confronti dei minori se non dietro suggerimento e indicazioni del consulente.